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Enzo - così si chiama il protagonista appassionato di fotografia - viene portato all'ospedale civile di Padova per una colica epigastrica all'alba del 31 dicembre 2007. È qui che ha inizio il suo viaggio, un viaggio onirico - che poi potrebbe essere anche il nostro - che ha come punto di partenza un passato fatto di ricordi, che belli o poco belli sono una conditio sine qua non esisterebbe una costruzione esistenziale, e come punto d'arrivo un utopico domani. L'idea assillante di un domani migliore non gli permette di vivere serenamente il presente: "È come se vivessimo il presente sospesi sulla linea di confine; come se percorressimo questa appena percettibile linea, che divide due cieli, due orizzonti, due sguardi, due realtà, senza minimamente accorgerci che il tempo scorre inesorabile, senza tregua". Il protagonista narratore, appartenente a una generazione lasciata allo sbando, approderà in un luogo sconosciuto dove incontrerà la radiosa Alexis e altri personaggi stravaganti che gli mostreranno la grandezza dei semplici gesti quotidiani.